ALESSANDRO BRUNO

NOMEALESSANDRO
COGNOMEBRUNO
DATA DI NASCITA24/02/1977
NAZIONALITÀITALIA
RUOLOALLENATORE

CONOSCIAMOLO MEGLIO

Alessandro Bruno, nasce a Milano il 24/02/1977. Lavora come impiegato da più di vent’anni e nel tempo libero ama fare puzzle. Alessandro, per gli amici Ale, ha iniziato a giocare a hockey nel 1994. Ha militato in entrambe le squadre milanesi sia che come mazza (attaccante) che come stick (difensore). Oltre che essere un giocatore molto versatile perché capace di giocare in più ruoli, è stato tra i giocatori più forti della storia del nostro sport. Attualmente è il nostro allenatore ma all’occorrenza potrebbe ancora calcare i campi da hockey. Come giocatore ha sempre messo molta grinta in campo; come allenatore, quando non è d’accordo con l’arbitro, sa far valere le proprie ragioni. A volte con troppa foga e questo a volte lo porta a prendere dei cartellini. La sua ironia dentro e fuori dal campo, lo rende una piacevole compagnia. La sua esperienza come giocatore e i suoi consigli molto pertinenti ed illuminanti, ci hanno permesso di migliorare sia come singoli giocatori che come squadra. Quello che Ale apprezza di più del suo ruolo di allenatore è poter avere una visione d’insieme del gioco. Nel suo palmares può vantare 3 scudetti e quattro partecipazioni alle fasi finali del campionato di Lignano Sabbiadoro. Inoltre ha avuto anche l’onore di essere convocato con la nazionale italiana, l’obiettivo più ambito da qualsiasi atleta.

Per quale motivo hai deciso di fare allenatore?

Ho scelto di farlo perché credo di poter dare ancora molto in questo sport e voglio insegnare quello che ho imparato nella mia lunga carriera (20 anni di esperienza).

Quali sono i motivi per cui hai scelto questo sport? Quali emozioni suscita?

Ho scelto questo sport perché era l’unico possibile con la mia patologia. Quando gioco mi suscita emozioni molto forti e mi fa battere il cuore a 1000.

Tu sei uno dei veterani di questo sport e nella tua carriera sei stato anche convocato in nazionale. Come ti sei sentito a rappresentare l’Italia in questo sport?

Rappresentare l’Italia mi ha reso molto orgoglioso e ha suscitato in me molte emozioni.

Quali sono state le partite più belle che hai giocato con la nazionale?

Sicuramente di partite ne ho giocate tante e non ce n’è una in particolare che ritengo la più bella. Il momento più bello con la nazionale che mi fa piacere ricordare sono i mondiali in Olanda del 1998.

Da quando giochi sicuramente avrai vissuto molte esperienze e avrai aneddoti da raccontare, ce n’è qualcuno in particolare che ti piacerebbe ricordare?

Era il 1995 e partecipavo ad un torneo ma non avevo una carrozzina per poter giocare. L’organizzatore me ne prestò una per entrare in campo nel secondo tempo. La mia squadra perdeva già 3 a 0, ma ci fu una grande rimonta che ribaltò il risultato con 5 goal da parte mia!

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